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Flavio Aurelio Magno Cassiodoro Senatore

CASSIODORO ED IL SUO VIVARIUM

 

di Demetrio Guzzardi

Rettore Universitas Vivariensis Cosenza

   

 

 

«Quando le ondate barbariche posero fine all’impero romano, portando distruzione e morte, un uomo della vostra terra, il dotto Cassiodoro, fondò qui, a pochi chilometri da Catanzaro, il suo celebre Vivarium, nome auspicale, perché fosse un centro di alta spiritualità e insieme di cultura viva, rivolto a salvare il patrimonio greco-romano e a trasformare pagani e barbari in un nuovo popolo di uomini credenti e liberi: tutta la vostra cultura e il risultato di una fusione di civiltà lievitata dal cristianesimo».

Giovanni Paolo II Saluto alla cittadinanza di Catanzaro, 6 ottobre 1984

 

Un uomo di questa terra, Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore (485-583), dopo più di 30 anni trascorsi a Ravenna al servizio di Teodorico – suo il progetto di istituire una Schola Christiana a Roma – con il venir meno della sua politica di conciliazione tra romani e goti, decise di ritornare a Skillettion, la sua patria, e a Copanello impiantò il Vivarium, il primo esempio di università cristiana d’Occidente un complesso metà monastero e metà fortezza, per difendersi dagli aggressori.

Cassiodoro possiamo definirlo come l’ultima straordinaria figura del mondo classico ormai al tramonto e uno dei primi padri della nuova civiltà monastica dell’Occidente europeo; la sua conversione, non consistette nel passaggio da1 paganesimo alla fede cristiana, ma nel lasciare «il mondo per un piu vivo impegno religioso».

Cassiodoro istituì, in un suo fondo, come sostiene il prof. Lipinski, la prirna Università dell’Europa, dove amanuensi e copisti salvarono codici antichi e libri religiosi; questa attività era particolarmente raccomandata da Cassiodoro ai suoi monaci sia come strumento di ascesi e di perfezionamento sia come attività occupazionale. Iniziative analoghe, di fondazione di monasteri di origine signorile, ad opera di ricchi laici, non furono infrequenti nell’Italia del VI secolo; L’inportanza di Cassiodoro e del suo monastero e nella Regola, che sicuramente avrà influenzato quella benedettina. Cassiodoro morì pieno di meriti, quasi centenario, sotto l’occhio di Dio e tra le lacrime dei suoi monaci” la sua istituzione non durò a lungo, principalmente per lo stabilirsi nel Sud del dominio bizantino, ostile a un centro di preservazione e diffusione della cultura latina.

Della ricca biblioteca del Vivarium alcuni codici si ritrovano nelle maggiori biblioteche europee: presso quelle di Bamberga, Wurzburg e Kassel vi sono tracce, nei codici, delle immagini del monastero e dei relativi impianti. Attualmente a Copanello, oltre alle vasche in cui Cassiodoro allevava cefali, sono visibili i resti di una basilichetta e altre poche tracce dell’attività vivariense.

 

da La Calabria Cristiana tra Oriente e Occidente

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