Uno sguardo sul mare.
Un’immensità da cogliere. Un orizzonte da oltrepassare.
Per le popolazioni della Calabria, il mare che l’abbraccia nei
suoi 780 chilometri di coste, costituisce l’elemento con cui
misurarsi, il luogo di percezioni contrastanti, il grande
mistero legato alla potenza, al movimento, alla ciclicità, al
suo respiro e alla vita racchiusa dentro di sé.
Da un tempo non proprio lontano, il mare è anche la grande
promessa di uno sviluppo fondato sull’incontro di idee, popoli e
voci; sulla sua “cultura”, da decifrare in mille linguaggi.
La linea dell’orizzonte rappresenta, per questo, il simbolo dei
limiti di questa terra, ma, soprattutto, della possibilità di
liberarcene ogni volta che siamo capaci di allargare il nostro
sguardo.
E’ l’idea che l’istituto di studi e ricerche Universitas
Vivariensis vuole affermare nell’edizione 2008 del Premio
Cassiodoro, la prestigiosa rassegna itinerante intitolata a uno
dei più importanti personaggi della storia e della cultura
europea, nato in Calabria; una rassegna che attribuisce
riconoscimenti a persone operanti nel territorio regionale,
capaci di distinguersi nell’elaborazione culturale, sociale ed
economica, e che si svolge in contesti sempre interessanti sotto
il profilo storico-artistico e ambientale.
Non per caso, quindi, dopo il palazzo feudale dei Sersale a
Cerisano, e suggestive piazze di Paola, città di San Francesco,
per la manifestazione di quest’anno gli organizzatori hanno
scelto Terravecchia, un centro collinare della provincia
cosentina, che si protende sull’azzurro sconfinato
dell’orizzonte jonico; una vera e propria terrazza sul mare che
consente alla vista di spaziare sul paesaggio naturale calabrese
seguendo la linea costiera da Punta Alice al Golfo di Taranto o,
sull’opposto versante, attraverso alture disseminate di piccoli
paesi, che si estendono fino alla Sila Greca, nelle estreme
appendici orientali.
L’Universitas Vivariensis, che per statuto “contribuisce ad
assicurare l’elevazione della persona umana attraverso la
promozione della cultura e del lavoro e la salvaguardia delle
tradizioni e dell’ambiente”, ha individuato personalità in linea
con questo concetto e con il tema prescelto per l’edizione 2008,
stimandone, in particolare, l’impegno per il progresso e il
rinnovamento delle coscienze, oltre che per l’affermazione dei
valori della nostra storia e della nostra identità, anche nel
confronto con realtà diverse. Nei prossimi giorni la commissione
istituita, renderà noto i nomi dei premiati.
DICHIARAZIONE DI MAURO SANTORO
SINDACO DI TERRAVECCHIA
Il sindaco di Terravecchia, Mauro
Santoro
È un onore per la nostra piccola comunità ospitare la sesta
edizione del Premio Cassiodoro, dopo che per tre anni
consecutivi i riconoscimenti sono stati assegnati nella città di
San Francesco di Paola. Gli organizzatori hanno voluto guardare
al nostro comune, perché Terravecchia è un “balcone” naturale
sullo splendido Jonio. Il mare è una risorsa non solo per le
località marine, ma anche per i centri collinari come il nostro,
per questo plaudo all’iniziativa di “guardare” dai nostri
cocuzzoli l’orizzonte del grande mare che da sempre ha unito
popoli e culture del Mediterraneo.