Ci fa molto piacere
accogliere quest’oggi e salutare, sia pure con brevi parole, il grande
pellegrinaggio giubilare della Calabria.
Siete venuti, figli
carissimi, da tutte le Diocesi della Regione e siete ora qui ‘riuniti,
con ‘noi e con i vostri Pastori, per una pubblica e corale dimostrazione
di pietà religiosa e di coesione ecclesiale durante l’Anno Santo. Come
potremmo tacere i nostri sentimenti di gratitudine e di plauso dinanzi
allo spettacolo che ci offrite? Sentiamo, infatti, vibrare in voi
l’anima più autentica di una terra antica e generosa, fervida di ingegni
e di opere, fedele e coerente lungo i secoli all’annuncio evangelico che
si ricollega al passaggio ed alla sosta, breve ma provvidenziale, di San
Paolo a Reggio, nel suo viaggio verso Roma (Cfr. Act. 28, 13).
Tutta la storia
religiosa di Calabria è ricca di figure che hanno lasciato tracce
profonde di spiritualità non solo tra la gente calabra, ma in tutta la
Chiesa; ricordiamo in particolare Cassiodoro e San Nilo ed il grande
santo calabrese San Francesco di Paola.
Tali ricordi sono anche
un invito diretto e autorevole a testimoniare, tuttora, che il buon seme
apostolico è cresciuto e fruttifica rigoglioso in mezzo alla vostra
gente (Cfr. Matth. 13, 8-23).
A conforto di questo
impegno di vita cristiana impartiamo a voi tutti, fedeli, alunni del
Pontificio Seminario Regionale, sacerdoti e religiosi, la propiziatrice
Benedizione Apostolica.
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